I distretti anatomici più frequentemente infortunati sono:

  • le dita 33-52%
  • la spalla 17%
  • il gomito 8%
  • altri 20-30%

La lesione acuta non da impatto più frequente è la rottura parziale o totale di una puleggia, infortunio specifico degli arrampicatori, la cui incidenza aumenta negli atleti agonisti.

La sindrome da sovraccarico più frequente è la tenosinovite dei flessori delle dita.

E’ vivamente consigliabile che l’arrampicatore richieda una visita specialistica per:

  • un dolore acuto improvviso in allenamento o arrampicata che non passa con alcuni giorni di riposo e primo soccorso, talvolta accompagnato da rumore/scroscio alla mano o un dolore acuto alla spalla, al ginocchio o alla caviglia;
  • un dolore cronico, comparso anche mesi prima, a spalla, gomito, mano o piede, che non risponde alle terapie casalinghe o anche riabilitative e fisioterapiche;
  • un gonfiore alle dita della mano (se accompagnato da dolore);
  • parestesie (formicolii) agli arti.

Nel nostro Centro la valutazione clinica solitamente si associa ad una valutazione ecografica ed al confronto col terapista della riabilitazione per programmare un percorso terapeutico.

L’ecografia è uno strumento eccellente per la valutazione della patologia delle parti molli (tendini, legamenti, nervi) e, in particolare quella dinamica, permette la diagnosi indiretta di lesione della puleggia del dito (misura in modo preciso la distanza tra il tendine e l’osso nella flessione forzata e nell’estensione).

Il nostro protocollo riabilitativo, oltre alle terapie fisiche e farmacologiche, si avvale del confezionamento di tutori termoplastici personalizzati di scarico sia notturni che diurni.