Nutrirsi bene vuol dire amarsi

“Che il cibo sia la tua medicina e che la medicina sia il tuo cibo” affermava il grande Ippocrate e la sua citazione è rimasta attuale nei tempi perché l’alimentazione influenza davvero il nostro stato di salute.

Seguire una dieta senza perdere l’allegria

La dieta non deve essere percepita come un’ arcigna persecutrice a cui sottostare soffrendo. La dieta non è una penitenza o l’espiazione di peccati goderecci, ma è uno strumento, un’ arma di cui ci siamo dotati per difendere la nostra salute e la nostra bellezza. La dieta è un regalo che ci facciamo per migliorare la qualità della nostra vita, per essere più in sintonia con noi stessi e con gli altri. E’ ovvio che le diete implichino qualche sacrificio: dobbiamo comunque essere orgogliosi di noi stessi e procedere soddisfatti verso il nostro obiettivo.

Una prescrizione dietetica opportunamente personalizzata tiene conto delle esigenze di salute e di vita di chi desidera stare o tornare in forma.

DIETA = STILE DI VITA = ALIMENTAZIONE SANA + ATTIVITA’ FISICA ADEGUATA

“Noi siamo ciò che mangiamo”: è quindi bene porre attenzione all’alimentazione senza però rinunciare ai piaceri della buona tavola coniugando la durata con la qualità della vita.

La salute si conquista e si conserva soprattutto a tavola, imparando sin da bambini le regole del mangiare sano.

Il tradizionale modello alimentare mediterraneo è ritenuto oggi in tutto il mondo uno dei più efficaci per la protezione della salute ed è anche uno dei più vari e bilanciati che si conoscano.

Dieta a zona

Il cibo può essere una vera e propria medicina, se sappiamo mangiare correttamente abbiamo fatto il primo passo per stare bene, per avere un fisico più atletico e una maggiore capacità di concentrazione.

“La Dieta a Zona ha di fatto cambiato il modo di mangiare degli americani. L’Harvard Medical School la utilizza per il trattamento del diabete. Gli atleti olimpionici sono consapevoli di avere con la Zona un reale vantaggio nei confronti dei loro avversari”

Berry Sears

La zona non è una dieta ma una strategia alimentare, uno stile di vita che permette di imparare a mangiare bene sempre e che promette di farti sentire più leggero, più forte, più efficiente!!! E’ adatta a tutti, non richiede insostenibili sacrifici, aiuta a contrastare l’insorgenza di patologie come il diabete di tipo 2, le dislipidemie, le cardiopatie e l’affaticamento cronico.

In che cosa la “zona” è diversa dalle altre diete?

  • Non si basa sul calcolo delle calorie
  • Bilancia in modo preciso l’apporto di proteine, grassi e carboidrati, limitando questi ultimi
  • Aiuta a dimagrire limitando il senso di fame, senza il bisogno di medicine
  • Insegna uno stile di vita che è possibile mantenere senza difficoltà per tutta la vita, poichè è salutare e bilanciato
  • Permette di fare uno strappo alle regole ogni tanto, senza avere conseguenze negative sulla dieta
  • Non priva di energie chi la fa, al contrario aumenta il benessere psico-fisico

Quali sono i benefici della zona?

  • Aumento dell’energia fisica
  • Diminuzione della sensazione di fame
  • Perdita del grasso in eccesso senza perdita della massa muscolare
  • Miglioramento dell’aspetto fisico
  • Miglioramento dell’umore
  • Prevenzione contro il diabete e altre patologie
  • Aumento della capacità di concentrazione

Il nostro programma comprende:

  • Spiegazione del programma della dieta a zona
  • Calcolo della percentuale di massa magra e massa grassa mediante plicometria
  • Compilazione di una dieta personalizzata
  • Visita di controllo per la definizione di un programma alimentare a lungo termine

Dieta dell’atleta

La fonte energetica principale che i nostri muscoli utilizzano durante l’attività  sportiva è il glucosio. All’interno dei muscoli e del fegato questa molecola viene immagazzinata sotto forma di glicogeno, che è la prima fonte energetica utilizzata, ma queste riserve vengono esaurite in circa un’ora e mezza di attività intensa.

Il nostro organismo è inoltre capace di utilizzare atre fonti energetiche come i grassi e in piccola parte anche le proteine. Quindi possiamo ben capire come l’energia esogena, ossia l’assunzione di nutrienti, ricopra un ruolo fondamentale per ottenere il carburante che ci permette di portare a termine una gara di lungo chilometraggio (ad esempio trail, ultratrail, maratona, 100 km..), dove l’impegno fisico è notevole.

Maggiore sarà la lunghezza della gara e maggiore sarà l’importanza che la nutrizione occupa; l’assunzione di carboidrati durante la corsa serve per evitare un calo prestativo causato dall’esaurimento del glicogeno muscolare, per ridurre al minimo l’utilizzo di proteine a scopo energetico e per mantenere la glicemia costante. Altro punto fondamentale da non perdere mai di vista è l’idratazione corporea che deve essere mantenuta a livelli adeguati per tutto il corso della prestazione ed è essenziale impostare un timing di idratazione (ossia una programmazione) molto preciso in modo da non raggiungere né uno stato di disidratazione né un senso di sete, queste condizioni devono essere prevenute.

Attenzione che anche bere ad libitum (quindi in eccesso) potrebbe risultare pericoloso portando a scompensi da non sottovalutare. Lo stato di idratazione influisce sulla lucidità mentale, la fatica, la frequenza cardiaca, la regolazione della temperatura corporea e la prevenzione degli infortuni. E’ meglio optare per bevande ipotoniche, ossia con una concentrazione di sali inferiori rispetto a quella del plasma, che vengono assorbite  velocemente e non creano problemi intestinali, oppure isotoniche , se vogliamo ottenere anche una fonte di energia: dipende dal nostro obbiettivo.

Bisogna scegliere bevande a temperatura ambiente o calde, mai fredde, e fare piccoli sorsi ogni 15 minuti (questa sarebbe la condizione migliore). Per quanto riguarda le fonti energetiche è bene utilizzare carboidrati di rapida assimilazione, si è visto come la scelta migliore risultano essere le miscele di carboidrati, in particolar modo maltodestrine e fruttosio. Se si opta invece per il cibo solido bisogna tener conto del fattore digestivo, quindi mai mangiare in abbondanza ma fare micro spuntini accompagnati da acqua.

Quindi cosa possiamo mangiare e bere durante una gara? Di sicura acqua e tè caldo, in cui possiamo sciogliere delle miscele di carboidrati e sali o in alternativa del semplice zucchero con un pizzico di sale da cucina. Per quanto riguarda il cibo solido, sempre rispettando la regola dei micropasti, possiamo scegliere per esempio tra barrette, frutta secca o biscotti secchi.

E ricorda: mai esagerare con le fibre né prima né durante la gara ed evitare di bere bibite. Mangiare e bere adeguatamente durante una prestazione permette di portare a termine la gara, ottimizzare la performance, prevenire infortuni, prevenire il catabolismo muscolare rimanendo in buono stato nutrizionale, quindi in salute.