In diversi ambiti della medicina specialistica, esistono molte situazioni cliniche in cui i pazienti presentano disturbi o sofferenze per cui non è possibile fare una diagnosi precisa. Ci sono casi in cui la sintomatologia non riconduce a nessuna malattia o trauma specifico e non rientra neanche nella psicosomatica. Il problema, nel campo dei disturbi funzionali, è spesso dovuto a sregolazioni del funzionamento di uno o più sistemi, senza che si possa riscontrare una patologia.

In questo contesto si inserisce il Metodo Solère, o più propriamente RÉÉQUILIBRATION FONCTIONNELLE – Méthode Solère®, un metodo di cura costituito da 155 modelli terapeutici di natura non farmacologica, che rappresentano delle alternative alla fisioterapia e all’osteopatia, nel campo dei dolori muscolo-scheletrici e di altri piccoli disturbi associati. È stato sviluppato da Roland Solère, fisioterapista, osteopata e agopuntore francese. 

Il Metodo Solère prima di tutto esclude qualsiasi possibile origine organica del disturbo lamentato dal paziente. Successivamente, indaga attentamente le possibili origini meccaniche (disfunzioni articolari e viscerali) ed energetiche (disfunzioni energetiche). I quadri clinici di tipo funzionale meccanico ed energetico presentano segni caratteristici, che si distinguono nettamente dalle patologie articolari, viscerali o psicosomatiche/psichiatriche. Conoscendo questi quadri clinici specifici, i terapisti esperti del Metodo SOLÈRE® sono in grado di intervenire efficacemente su una vasta gamma di disturbi che spesso vengono ignorati o trascurati sia dalla fisioterapia che dalla medicina tradizionale.

Questo metodo è in grado, in breve tempo (in media 3-5 sedute), di trattare multiple sindromi dolorose utilizzando tecniche manuali non forzate e la stimolazione di punti riflessi, effettuata con l’ausilio di un apparecchio appositamente realizzato, denominato A.M.Pi. Sm®.

Presso il Centro De Ruvo, la nostra fisioterapista Roberta Pregnolato è certificata nel Metodo Solère. Richiedi una visita personalizzata.

L’estate è sinonimo di sole, mare e vacanze, ma è anche un momento in cui la nostra alimentazione gioca un ruolo cruciale per mantenere il benessere e la forma fisica. Le alte temperature e l’aumento delle attività all’aria aperta richiedono un’attenzione particolare alla nostra dieta. In questo articolo, esploreremo quali cibi evitare e quali preferire durante la stagione estiva per sentirsi leggeri, idratati e pieni di energia.

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Cibi da evitare

Cibi ricchi di grassi saturi

Durante l’estate, è meglio ridurre il consumo di cibi ricchi di grassi saturi, come fritti, fast food, e prodotti da forno industriali. Questi alimenti possono appesantire la digestione e aumentare la sensazione di calore corporeo.

Bevande zuccherate e alcoliche

Bibite gassate, succhi di frutta industriali e bevande energetiche sono spesso ricchi di zuccheri aggiunti che possono causare picchi glicemici e disidratazione. Anche l’alcol contribuisce alla disidratazione e può aumentare il rischio di colpi di calore.

Carni rosse e processate

Le carni rosse e processate, come salumi e salsicce, sono ricche di grassi e sale. Questi alimenti, oltre a essere difficili da digerire con il caldo, possono aumentare la ritenzione idrica e contribuire alla sensazione di gonfiore.

Dolci e snack confezionati

Biscotti, merendine e altri dolci confezionati contengono spesso grandi quantità di zuccheri raffinati e grassi poco salutari. Questi alimenti, oltre a fornire calorie vuote, possono appesantire e rallentare la digestione.

Cibi da preferire

Frutta fresca

L’estate offre una vasta gamma di frutta deliziosa e idratante come anguria, melone, pesche, albicocche e fragole. Questi frutti sono ricchi di acqua, vitamine e antiossidanti, ideali per mantenere l’idratazione e fornire energia.

Verdure crude

Insalate fresche, cetrioli, pomodori, zucchine e peperoni sono perfetti per l’estate. Le verdure crude non solo aiutano a idratarsi grazie al loro alto contenuto di acqua, ma sono anche ricche di fibre, vitamine e minerali essenziali.

Pesce e carni magre

Pesce azzurro come salmone, sgombro e sardine, oltre a carni magre come pollo e tacchino, sono ottime fonti di proteine leggere e nutrienti essenziali. Il pesce, in particolare, è ricco di acidi grassi omega-3 che supportano la salute del cuore.

Cereali integrali

Riso integrale, quinoa, farro e avena sono scelte eccellenti per mantenere l’energia senza appesantirsi. I cereali integrali sono ricchi di fibre, che aiutano a regolare la digestione e a mantenere un senso di sazietà più a lungo.

Yogurt e latticini leggeri

Yogurt naturale, kefir e formaggi leggeri come la ricotta e i fiocchi di latte sono ottimi per una colazione o uno spuntino estivo. Questi alimenti sono ricchi di probiotici, che favoriscono la salute intestinale, e di proteine, che aiutano a mantenere l’energia.

Bevande rinfrescanti e naturali

Acqua, tè verde freddo, tisane e succhi di frutta naturali sono perfetti per idratarsi senza aggiungere zuccheri inutili. L’acqua di cocco è particolarmente efficace per reintegrare gli elettroliti persi con il sudore.

Consigli finali

Idratazione costante: bere almeno 8 bicchieri d’acqua al giorno è fondamentale, soprattutto durante l’estate. Integrare con bevande naturali e ricche di elettroliti può aiutare a mantenere l’equilibrio idro-salino.

Pasti leggeri e frequenti: preferire pasti piccoli e frequenti piuttosto che abbuffarsi. Questo aiuta a mantenere il livello di energia costante e a facilitare la digestione.

Cotture semplici: utilizzare metodi di cottura semplici come il vapore o il forno per mantenere i nutrienti intatti e ridurre l’uso di grassi.

Seguendo questi consigli, l’estate sarà non solo un periodo di divertimento e relax, ma anche un momento per prendersi cura del proprio corpo attraverso una dieta equilibrata e salutare. Mangiare in modo sano e consapevole aiuta a sentirsi meglio, a mantenere l’energia e a godersi appieno ogni momento della stagione estiva. Presso il Centro De Ruvo, i nostri specialisti in nutrizione ti aiutano nella creazione di un piano nutrizionale personalizzato, progettato appositamente per te. Per conoscere il nostro team, e prenotare una visita personalizzata visita la pagina Nutrizione.

Negli ultimi decenni, la medicina ha fatto passi da gigante grazie all’innovazione tecnologica. Uno degli strumenti che ha rivoluzionato la diagnosi e il monitoraggio delle patologie cardiache è l’holter cardiaco. Tradizionalmente, l’holter cardiaco è stato un dispositivo fondamentale per monitorare l’attività elettrica del cuore su un periodo prolungato, solitamente 24-48 ore. L’holter a 12 derivazioni è una variante avanzata dell’holter convenzionale (generalmente a 3 derivazioni).
Ma cosa rende questo dispositivo così speciale e perché è considerato superiore rispetto agli holter tradizionali?

Cos’è un holter cardiaco a 12 derivazioni?

Un holter cardiaco a 12 derivazioni è un dispositivo portatile che registra l’attività elettrica del cuore utilizzando 12 punti di registrazione, simili a un elettrocardiogramma (ECG) standard, ma per un periodo prolungato, anche fino a 7 giorni consecutivi. Offre una valutazione tridimensionale più accurata dell’attività elettrica cardiaca.

I vantaggi dell’holter a 12 derivazioni

  1. Maggiore comfort per il paziente
    Nonostante la maggiore complessità tecnologica, gli holter a 12 derivazioni sono progettati per essere comodi da indossare. I dispositivi moderni sono leggeri, compatti e dotati di elettrodi adesivi che si fissano facilmente alla pelle, permettendo al paziente di svolgere tutte le normali attività quotidiane compresa la seduta di allenamento nel caso di soggetto sportivo.
  2. Aritmie cardiache
    L’holter a 12 derivazioni rileva e registra aritmie cardiache come tachicardie (battito cardiaco accelerato), bradicardie (battito cardiaco rallentato) ed extrasistolie (battiti che originano da zone anomale del cuore). Queste anomalie possono essere intermittenti e l’holter a lungo termine può catturare gli eventi aritmici e fornire un’analisi accurata.
  3. Ischemia miocardica
    L’holter a 12 derivazioni può evidenziare segni di ischemia, come alterazioni del segmento ST che possono indicare una compromissione del flusso sanguigno al cuore spesso a causa di un restringimento delle arterie coronarie.

Conclusioni

L’holter cardiaco a 12 derivazioni rappresenta una svolta nel campo del monitoraggio cardiaco, offrendo vantaggi significativi rispetto ai dispositivi tradizionali. La capacità di fornire una visione dettagliata e accurata dell’attività cardiaca, insieme alla comodità per il paziente, lo rendono una soluzione in grado di ottenere i massimi risultati in termini di accuratezza e affidabilità.
Presso il Centro De Ruvo, l’ECG Holter a 12 derivazioni è disponibile, ed il nostro team di specialisti in malattie dell’apparato cardio-vascolare è pronto ad accompagnarti nel percorso verso una diagnosi attenta e precisa. Prenota ora la tua visita.

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Lombalgie, cervicalgie, compressione dei dischi intervertebrali e relative radicolopatie, dolori posturali e muscolo-scheletrici: conosci il Metodo Mézières?

Attraverso la proposta di esercizi di respirazione, rilassamento, propriocezione guidata e allungamento muscolare all’interno della logica globale e sistemica, il Metodo Mézières insegna come “sentire” il proprio corpo, conoscere le “zone d’ombra”, sciogliere le tensioni e i conflitti muscolari, esplorare il movimento prodotto valutando le strategie possibili e acquistando fluidità ed economia nel gesto e nell’attitudine posturale.

Introdotti in progressione, i lavori di allungamento del sistema muscolare favoriscono il recupero di elasticità e il riequilibrio delle forze, con la conseguente risoluzione dei sintomi sostenuti dal cattivo utilizzo del corpo.

A differenza dello stretching, queste posture vengono mantenute per un tempo più lungo e associate alla respirazione: ciò permette di allungare anche il diaframma, muscolo motore della respirazione.

Quante volte ci è capitato durante uno sforzo (o in situazioni di forte dolore) di trattenere il respiro? L’apnea blocca la libera attività di questo muscolo, impedendo al soggetto di muovere bene il torace durante la respirazione e obbliga la colonna vertebrale lombare a inarcarsi e/o irrigidirsi.

Il Metodo Mézières insegna quindi come controllare tutti i compensi restituendo ai muscoli lunghezza, elasticità e forza. Le sedute di un’ora hanno frequenza settimanale, occorre anche sottolineare che il Metodo Mézières sia un ottimo strumento di prevenzione (e successivamente di mantenimento nel tempo) laddove non esistano ancora patologie cliniche conclamate, ma solo “dolori posturali”.

Presso il Centro De Ruvo, il nostro team di specialisti in medicina fisica e riabilitativa è pronto ad accompagnarti e guidarti con il Metodo Mézières.

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La salute e il benessere del nostro corpo sono di fondamentale importanza, e quando ci troviamo di fronte a problemi muscolo-scheletrici, è essenziale cercare l’aiuto giusto. Due professionisti che spesso vengono coinvolti in questo contesto sono l’ortopedico e il fisioterapista. Sebbene entrambi siano dedicati al miglioramento della salute muscolo-scheletrica, le loro funzioni, competenze e approcci sono distinti. In questo articolo, esploreremo le differenze tra ortopedici e fisioterapisti, e quando è consigliato consultare uno piuttosto che l’altro.

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Il ruolo dell’ortopedico

L’ortopedico è un medico specializzato in ortopedia e traumatologia che tratta le patologie legate all’apparato muscolo-scheletrico, sia in seguito a traumi come fratture ossee, lesioni legamentose, sia infiammatorie e degenerative come artriti, artrosi, tumori ossei.

Il trattamento dell’ortopedico è spesso chirurgico, soprattutto nei traumi e nell’artrosi avanzata (protesi). Tuttavia, non tutte le situazioni richiedono un intervento chirurgico, e in molti casi vengono adottati approcci conservativi come terapie farmacologiche, infiltrazioni articolari e gestione del dolore.

Il ruolo del fisioterapista

Il fisioterapista, d’altra parte, è un professionista sanitario (non medico) laureato in fisioterapia che si occupa della riabilitazione attraverso l’esercizio terapeutico, le terapie manuali e le terapie fisiche.

Sia nel protocollo conservativo che soprattutto prima o dopo un intervento chirurgico il fisioterapista lavora in collaborazione con i pazienti per migliorare la mobilità, la forza muscolare, la flessibilità e ridurre il dolore e il gonfiore.

Quando consultare un ortopedico o un fisioterapista

La scelta tra un ortopedico e un fisioterapista dipende dalla natura del problema e dalla gravità dei sintomi. Se si sospetta una frattura, una lesione grave o una malattia articolare complessa, la consulenza di un ortopedico è assolutamente indispensabile. Tramite una visita clinica del paziente, e avvalendosi spesso anche di esami, come radiografie o risonanze magnetichel’ortopedico può fare una diagnosi corretta e prescrivere piani di trattamento appropriati, che possono includere sia opzioni conservative che interventi chirurgici. D’altra parte, se il problema è meno grave e richiede un approccio conservativo, la fisioterapia può essere la scelta giusta.

La collaborazione tra ortopedico e fisioterapista è la chiave per un completo percorso di recupero. Dopo una procedura chirurgica, ad esempio, il paziente può essere indirizzato al fisioterapista per ottimizzare il processo di riabilitazione.

Presso il Centro De Ruvo, sono presenti specialisti in ambito ortopedico e fisioterapico. Per conoscere tutti i servizi di medicina specialistica disponibili, consulta le pagine Medicina fisica e riabilitativa, Ortopedia e traumatologia e Ortopedia della colonna.

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